heart of the orient

Come costruire un dojo per arti marziali

Ognuno di noi è mosso dal fervore per qualcosa durante il proprio cammino verso felicità: un mestiere, un ideale, una missione personale. Ma quando questa passione ambisce non solo a esaltare le qualità fisiche e mentali dell’uomo ma desidera estendersi a tutti gli aspetti, non ristretti ad un ideale di formazione, ecco che molteplici capacità si concretizzano in un’unica, grande idea.

Una replica fedele di Dojo per meditazione e arti orientali, frutto dell’unione di diverse aree di competenza maturate negli anni e raffinate grazie alla voglia di mettersi in gioco e a tanta curiosità.

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Nasce Heart of The Orient, il primo Dojo al mondo interamente progettato, realizzato e coordinato da una sola persona, il suo fondatore Fabio Zambelli. Dalle fondamenta all’edificazione, dall’impianto fotovoltaico all’audio ambientale, dal giardino Zen all’impianto di raccolta di acqua piovana, dalla creazione di ogni singola mattonella alle più complesse macchine di allenamento, dalla “realizzazione grafica allo sviluppo del sito web, e chiaramente tutta la parte didattica di insegnamento marziale che conta 21 anni di pratica quotidiana incondizionata.

“Il mio obiettivo non è scalare la vetta del Kungfu Shaolin, anche perché atleticamente c’è sempre chi fa meglio” spiega Fabio Zambelli: “tuttavia il messaggio che voglio dare è chiaro: se credi in qualcosa – qualsiasi sia l’ambito – sforzati affinché la gente percepisca questa passione in ogni cosa che vede e che sente: e non sarà più solo un allenamento, ma un comprendere che l’uomo non ha limiti; il motto della sua Scuola di Kungfu, infatti, è “Voluntas, assiduitas et perseverantia in quo pro certo credis”.

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“I diplomi di cui vado più fiero sono i miei fallimenti” sottolinea Fabio: “sarebbe arrogante illustrare un progetto così ambizioso senza menzionarne gli insuccessi. Ho dovuto ricominciare da zero diverse volte e per di più non mi vergogno a dire che al Liceo Scientifico Sant’Alessandro il mio rendimento era tra i più bassi, al punto da farmi perdere un anno. Tuttavia l’infarinatura di base non la levi, e l’eccellente lavoro svolto dai docenti ha dato i suoi frutti dopo anni. Franco Campana, docente di disegno tecnico, mi ha sensibilizzato alla precisione nelle proiezioni geometriche ortogonali;  Domenico Gualandris, docente di matematica e informatica, mi ha fornito solidissime basi di calcolo e logica. Ma ciò che più ho apprezzato è la disciplina, soprattutto della mia docente di Latino, Maria Grazia Guerrini. Oggi, proprio in virtù di questa preparazione, mi sento fiero di dire “qualunque sia la strada che scegli, scegli quella più difficile”.

La vita qui al Dojo non è per niente semplice: ci alziamo a un quarto alle 5, e proprio come durante gli anni trascorsi in Cina, iniziamo gli allenamenti, perché voglio essere all’altezza di me stesso e dei miei Allievi ogni singolo giorno. Inoltre ho fatto una scelta: voglio ricordarmi che i sacrifici fatti e gli insegnamenti ricevuti non dovranno mai indurmi a sedermi. Mai

Ancora grazie a Eugenio Donadoni e a tutto il Collegio Sant’Alessandro. Siete parte delle fondamenta, di ogni pezzo di legno tagliato e di ogni singola vite, poiché tante sono le discipline scolastiche ma è il modo in cui vengono trasmesse a fare la differenza.

Fabio Zambelli, Fondatore di Heart of The Orient e della Shunlian Shenghuo Kungfu Academy